Haunt

haunt-posterUSA – 2013

cast: Liana Liberato – Harrison Gilbertson – Carl Hadra – Jacki Weaver – Ione Skye – Danielle Chuchran – Sebastian Barr – Brian Wimmer
regia: Mac Carter
soggetto e sceneggiatura: Andrew Barrer
fotografia: Adam Marsden
musica: Reinhold Heil
durata: 85 min.
INEDITO

VALUTAZIONE:
corvi061/2


“…ogni storia di fantasmi comincia con una casa e una tragedia…”

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PROLOGO: Frank Morello è un uomo distrutto dal dolore; distrutto e disperato. Come gesto estremo per la tragedia che ha colpito la sua famiglia tenta un ultimo contatto  con i suoi cari con l’EVP (fenomeno delle voci elettroniche)…inutile dire che l’esito sarà drammatico ed aggiungerà sofferenza alla sofferenza.
STACCO
E’ passato un po’ di tempo, la dotvlcsnap-2014-05-07-19h37m34s213t.ssa Janet Morello, unica sopravvissuta a “la maledizione dei Morello“, ha venduto casa e la dinamica famiglia Asher ne ha rapidamente preso possesso,  ansiosa di far affondare le proprie radici in quella splendida magione sperduta nella campagna. L’unico che non sembra entusiasta della scelta è il primogenito Evan, adolescente sensibile, timido e, di conseguenza, schivo che accetta il cambiamento per amore dei genitori e perché, in fondo, trova quella specie d’isolamento abbastanza congegnale al suo carattere.
haunt-01Ma non serve essere particolarmente “sensibili” per capire che in quella casa aleggia una strana atmosfera: Sara, la secondogenita, è nervosa ed un filo paranoica, mentre Anita, la più piccola degli Asher comincia ad isolarsi ed intrattiene lunghe ed enigmatiche conversazioni con un’amica immaginaria. E poi ci sono gli strani sogni di Evan ed i rumori che sente provenire dallo stanzino della sua camera.
A complicare le cose si aggiunge Sam (Samantha), splendida e triste ragazza, figlia di un uomo alcolizzato e manesco e che ha l’abitudine di riparare tra le mura di casa Morello (quando erano disabitate) per sfuggire alle insidiose attenzioni del padre.
Tra Evan e Sam è subito amore e sintonia. I due trovano rifugio l’uno nell’altra ed insieme sviluppano una sorta di coraggio collettivo che li spinge a voler indagare più a fondo sulla maledizione che grava sulla casa.
Una volta trovata la radio galvanica utilizzata da Frank Morello per evocare i suoi cari, Evan e Sam apriranno porte che avrebbero dovuto rimanere chiuse, scatenando una sinistra e soprannaturale reazione a catena.
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E’ vero, niente di nuovo sotto il sole e, se vogliamo dirla tutta, la storia è un po’ fumosa e confusa e la sceneggiatura ha degli strappi mal rammendati, però…

Però il buon Mac Carter, alla sua prima regia, la buona volontà ce la mette, sopperendo così alla mancanza di malizia cinematografica e confezionando un prodotto onesto basato sull’atmosfera ed una fotografia intrigante e sfruttando con intelligenza i momenti di maggior tensione, supportato dalla buona recitazione di Gilbertson (già navigato nonostante la giovane età) e dall’affascinante presenza della Liberato (stella nascente con buone prospettive per il futuro).
Un’ordinaria e comune storia di fantasmi, ma come dice il vecchio Stephen King: “alla fine non è importante cosa racconti, ma come lo racconti” e chissà, forse con un po’ più d’esperienza Mac Carter un giorno ci sorprenderà…
Per il momento questo “Haunt” si rivela un più che sufficiente intrattenimento per un’ora e mezzo di brividi e mistero, quindi, diamogli fiducia, vista l’immondizia che ci continuano a propinare filmakers più esperti ed affermati di lui.
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11 commenti su “Haunt

  1. La splendida creatura di quella foto assomiglia un po’ a Zelda di Pet Sematary!:D Magari un’occhiatina gliela darò comunque, che a me i fantasmi divertono sempre!

  2. Avevo notato anch’io la somiglianza…
    E tu sei una che si “diverte” con i fantasmi? Che strana che sei… 😉

  3. Al momento ho altre priorità horror ma chissà che anche questo non finisca nei recuperi… D’altronde le storie di fantasmi piacciono anche a me 🙂

  4. …lo vedrò volentieri. Sembra un film onesto, non troppo pretenzioso. Ok, finisce in lista… tanto questi film non mi bastano mai. Alla fine si somigliano un pochetto, ma non importa. Poi quando ne trovo uno che mi piace/sconvolge, tanto meglio, come è successo per Insidious (il primo) o Sinister (anche se è piaciuto a pochi). Vediamo com’è questo 🙂

  5. A me è piaciuto più Sinister che Insidious, l’ho trovato un filino agghiacciante.
    Come hai detto tu Haunt è senza pretese ma si vede che il regista ci ha lavorato su…

  6. Sinister… mannaggia… mettere all’inizio la scena dell’albero, me la sono sognata la notte… poi senza audio, come se la vedesse il protagonista… Peccato si sia un pochino rovinato sul finale. Però lo consiglierei e lo rivedrei volentieri.

  7. Rovinato non più di tanto…io l’ho trovato l’epilogo più logico del film…anche se forse scontato.

  8. Ecco, hai ragione. Più scontato che in grado di rovinare il film. Perché il film è quasi da notte insonne, venuto bene è venuto bene.

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